mercoledì 7 marzo 2012

La scelta dello sport in età evolutiva

L’ampia possibilità di scelta in tema di pratica sportiva impone, soprattutto da parte dei genitori, una seria riflessione su quale attività fisica far sperimentare ai propri figli e i criteri per sceglierla.

Sicuramente sono tanti: si può scegliere, infatti, un’attività per irrobustire il fisico, oppure uno sport perché è praticato anche dai propri amici o dai genitori, quello proposto a scuola… l’unica regola fondamentale per cominciare un’attività fisica è scegliere qualcosa che piaccia perché il divertimento, in particolare per i bambini, deve essere alla base di tutto.

Un criterio da non tenere in considerazione è invece quello dello sport “completo”. Non è possibile che uno sport possa sviluppare tutte le abilità di una persona, poiché ogni attività fisica, in funzione delle sue caratteristiche, richiede una differente partecipazione di chi la pratica. Proprio per questo motivo, durante l’infanzia è utile prevedere la pratica di più attività sportive, per migliorare diverse abilità e acquisire un buon livello di capacità generali che si potrà spendere in altre occasioni, quando eventualmente si sceglierà di specializzarsi in una sola disciplina.

Altro fattore da prendere in considerazione è la pratica del movimento libero, cioè del movimento non regolamentato da norme e orari di allenamento, ma un’attività spontanea e ugualmente preziosa come potrebbe essere una corsa in un parco o una partita con gli amici, momenti fondamentali per la crescita del fisico e del carattere dei bambini.

Quale ruolo hanno i genitori in tutto questo?
Mamme e papà, una volta scelta l’attività sportiva per i propri figli, devono accompagnarli e sostenerli durante il loro percorso sportivo.

Innanzitutto, dovranno preoccuparsi di verificare che l’ambiente in cui si svolge l’attività sportiva sia “a misura di bambino”, cioè adatto alle sue esigenze, alla sua sensibilità e maturità. Molto importante è assicurarsi che i bambini siano seguiti da adulti responsabili e qualificati, i quali devono avere in mente non solo gli obiettivi sportivi, ma anche e soprattutto quelli educativi.

Accompagnare ed aiutare i propri figli vuol dire anche far comprendere loro i valori presenti in ogni attività sportiva.  La lealtà, il rispetto degli avversari e dei compagni, la gioia per le vittorie e la delusione per le sconfitte, sono tutti elementi che il bambino deve imparare a conoscere e gestire con l’aiuto degli adulti di fianco a lui. Ecco perché è importante non incappare in alcuni errori tanto classici quanto controproducenti come avere eccessive aspettative di risultati agonistici, interferire nella conduzione delle attività degli istruttori ed enfatizzare (in negativo o in positivo) le capacità dei propri figli.

Insomma, aiutiamoli a divertirsi e sosteniamoli durante la loro crescita fisica e caratteriale!    

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