Niente, più
dello sport, aiuta i bambini a mantenersi attivi, insegna loro a stare in
gruppo e li prepara ad affrontare nel modo giusto le sfide della vita.
Per
scegliere quello giusto bisogna tenere conto di tanti fattori: età,
corporatura, indole e, ovviamente, preferenze personali del bambino.
Se vostro
figlio adora il basket, è probabile che non si appassionerà se lo costringerete
a fare una lezione di nuoto alla settimana!
Allo stesso
modo, se vostro figlio è un po' pigro, niente lo allontanerà di più dallo sport
che iscriverlo ad un corso che non gli piace!
Tenete conto
delle sue passioni e lo farete felice.
Lo sport per
lo spirito
Lo sport non
è solo movimenti ma offre una formazione mentale.
Un esercizio
fisico, individuale o di gruppo, permette al bambino di confrontarsi con gli
altri e insegna a perseverare, a superare se stesso... in funzione della sua
personalità e dell'attività scelta.
Lo sport insegna
la padronanza di sè ai bambini scatenati, la fiducia ai timidi, il coraggio e
la risolutezza ai timorosi, lo spirito di squadra agli individualisti...
La scelta si
deve fare in funzione del carattere del bambino, con l'obiettivo di aiutarlo a
superare le sue difficoltà:
gli sport
collettivi, o di contatto, sono adatti ai bambini timorosi e che non hanno
fiducia in se stessi;
gli sport
individuali sono raccomandati ai bambini che non stanno mai fermi;
gli sport
tecnici (tennis...) permettono ai bambini introversi di esprimersi.
Quali
benefici?
E' ormai
risaputo che lo sport fa bene al bambino.
Gli aspetti
positivi sono numerosi: sul piano fisico, aiuta lo sviluppo muscolare e
cardiaco, sul piano psicologico sviluppa il controllo, la fiducia e l'autonomia
ma anche la socievolezza e lo spirito di squadra. Le controindicazioni sono
pochissime e anche i bambini asmatici o diabetici possono praticare un'attività
sportiva regolare.
Come
scegliere?
Che sia
praticato come hobby o in agonistica, lo sport deve rimanere un piacere
per i bambini. E' quindi essenziale scegliere un'attività che piaccia al
bambino e che sia adatta alla sua personalità e alle sue capacità. Se il vostro
bambino è timido, uno sport come il judo o il karate può aiutarlo ad avere più
fiducia in se stesso. Se avete un figlio molto indipendente, potete proporgli
un'attività come la ginnastica, la scherma, il nuoto o l'equitazione. Se,
invece, il vostro bambino è pieno di energia, scatenato, potete scegliere
attività come il ciclismo, il judo o l'altletica mentre uno sport di squadra
gli insegnerà il rispetto dei suoi compagni e dei suoi avversari.
In ogni caso
è molto importante lasciare a vostro figlio la scelta dello sport che vuole
praticare.
A che età iniziare?
Anche se
esistono corsi come il baby nuoto, la pratica dello sport inizia verso i 6
anni.
Tra i 6 e i
8 anni, i bambini possono iniziare un'attività individuale come la ginnastica,
il nuoto, lo sci o la danza.
Dagli 8 anni
in su, invee, possono praticare sport di squadra (football, basket, pallamano,
rugby..) e discipline che richiedono la coordinazione, come il tennis o il
judo.
Ma è tra i 8
e i 13 anni che i bambini hanno le più grandi capacità per imparare. Non solo
possono sviluppare l'elasticità e il senso dell'equilibrio, ma anche la
resistenza.
Quali
precauzioni?
Anche se lo
sport è importante per il bambino, è bene evitare il sovra-allenamento e
privilegiare attività controllate, per esempio quelle praticate nei club
sportivi.
E'
consigliabile limitare la durata dell'attività tra le 4 e le 6 ore a settimana
per i bambini di 8 anni e tra le 6 e le 8 ore per i bambini di 12 anni. Per non
stancarli, può essere utile alternare sport individuale e sport di squadra.
Bisogna
imporre l'attività fisica ai propri figli?I genitori non devono mai imporre uno sport al loro
bambino. Se lo costringono, c'è il rischio che cominci a odiare lo sport.
Come
aiutarlo a scegliere l'attività?
Tra i 5 e i
10 anni, i bambini sono molto versatili, quindi bisogna lasciarli provare
secondo il loro desiderio. Ad esempio, dopo la coppa del mondo, tutti i
maschietti sognano di diventare calciatori ed è bene assecondarli. L'importante
è che, una volta che il bambino ha scelto il suo sport, sia pronto ad
impegnarsi per impararlo, passo dopo passo. Non si nasce campioni ma, con
costanza, procedendo per gradi, si può diventarlo!
In questa
età vi è la possibilità di praticare corsi basati su attività multisportiva in
modo di provarne varie e per vedere l'inclinazione del bambino, inoltre sono
attività multilaterali che coordinano il corpo e permettono l'alfabetizzazione
motoria rinforzando gli schemi motori di base.
Quale
criterio è il più importante?Il bambino deve poter assaporare il successo nello
sport perchè ha solo un'idea in testa: vincere! Che sia contro i suoi genitori
o contro i suoi amici, è pronto a tutto pur di vincere, anche a barare! Tenete
a mente questa regola quando lo indirizzate verso l'uno o l'altro sport.
Se vostro
figlio è in sovrappeso e pratica calcio o atletica sarà sempre l'ultimo, sarà
mal visto dai compagni oppure vivrà male il tempo che dedica allo sport. Se
invece fa nuoto, potrebbe essere il più veloce! Aiutatelo a scegliere uno
sport in cui possa sentirsi vincente!
Se il vostro
bambino è timido, privilegiate uno sport di squadra: è più facile digerire una
sconfitta insieme a tutta la squadra piuttosto che da soli.
Insomma,
guidate vostro figlio verso lo sport più giusto per lui, quello più in linea
con i suoi gusti e il suo temperamento e in grado di valorizzare al meglio le
sue potenzialità!
Dategli la
possibilità di scegliere.
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